Io ce l’ho e me lo tengo questo cuore tenero, cedevole, amorevole e cordiale. Anche se è vulnerabile, indifeso, fragile, a volte debole.
Me lo tengo perché è umano, empatico, altruista, capace di pietà, paziente e comprensivo.
Spesso troppo sensibile, naturalmente portato alla sofferenza in mezzo ad altri cuori granitici, inaspriti, freddi, ma pronto sempre a rinascere, a rinnovarsi, a ritornare a credere che qualcosa di buono, da qualche parte, è possibile trovarlo.
Un cuore tormentato, ferito, deluso, intristito, ma soprattutto un cuore che ha resistito.
Un cuore che si commuove, che sa provare compassione, che è tollerante anche contro chi lo ha ferito. Un cuore stupido.
Il mio cuore.
Tienilo da conto il tuo cuore se davvero è così. Io ovviamente non posso sindacare, ma ti credo sulla parola e ti invito a pensieri e propositi più positivi!